le Attività > anno 2012 > Tour della Sardegna: 27 Maggio - 3 Giugno 2012


Acque color smeraldo, siti arcaici e scenari mozzafiato: una regione dove la bellezza stupefacente della natura , la riservatezza e il calore della gente, la squisitezza dei piatti tipici, le tradizioni ancestrali e gli antichi costumi non muteranno mai. Un viaggio intenso e sorprendente alla scoperta delle varie manifestazioni della cultura sarda che, nonostante il trascorrere del tempo, nonostante le vicende storiche non muterà mai. “


Eccoci con il programma del Tour della Sardegna, programma rimandato più volte a causa degli alti costi.  Non siamo riusciti a fare miracoli nemmeno questa volta, ma la proposta ci sembra buona ed ottimi i contenuti. La visita ai siti UNESCO, che contraddistingue i nostri viaggi, ci porterà a conoscere in Sardegna i Nuraghi e le espressioni della civiltà nuragica, rappresentati da Su Nuraxi di Barumini, incluso nella lista del Patrimonio dell’Umanità nel 1997.

Un’altra tipicità sarda è Piscinas, la spiaggia più famosa della Costa Verde. Spiaggia circondata per oltre 3 km quadrati da dune altissime che ospitano al loro interno macchie di ginepro. Saremo di fronte a un ecosistema ancora intatto dove, vicino al mare, crescono la carota spinosa, l'eringio e il giglio di mare e la mattina presto non è difficile incrociare dei cervi.

E poi Cagliari, bellissima ma poco conosciuta, con il suo centro storico, lo stagno dove regnano i fenicotteri rosa e la bellissima spiaggia del Poetto.

E tutti gli altri luoghi che il mondo ci invidia: spiagge meravigliose con acque cristalline e sabbia bianchissima, siti ricchi di storia, fauna e flora uniche al mondo.

Avremo l’opportunità di visitare la Giara di Gesturi: il Parco della Giara è conosciuto soprattutto come il luogo dove trovano rifugio i “Cavallini della Giara”, ultimi cavalli selvaggi in Europa. Tra tutti i mammiferi che vivono sulla Giara il Cavallino della Giara, "Equus caballus jarae", è senza dubbio il più noto. Non esistendo in Sardegna ritrovamenti fossili di equini, si pensa che il cavallino fu introdotto probabilmente nel periodo nuragico o nel periodo punico. Nel medioevo, intere mandrie vivevano nell'isola allo stato brado e alcune popolavano l'isola di Sant'Antioco ancora sino alla fine dell'800. Caratteristici per la loro piccola stazza, manto morello o baio scuro, occhi a mandorla, criniere e code lunghissime, si sono adattati al particolare ambiente della Giara, con abbondanza di cibo e acqua durante inverno e primavera e scarsità delle stesse durante estate e autunno. Durante l'inverno e la primavera le depressioni naturali della Giara, chiamate Paulis, si riempiono di acqua piovana: le più grandi diventano delle grandi riserve e conservano il prezioso elemento sino all'estate. È sicuramente una esperienza mozzafiato, quando si incontrano lungo i sentieri o nascosti tra i cespugli, le famiglie di cavallini, composte dallo stallone dominante, le femmine e i puledrini, che nascono nel periodo di febbraio – maggio.

A proposito di economia, invece, la Sardegna è la capitale d'Italia nella coltivazione e produzione dello zafferano. Un recente censimento delle aziende produttrici di zafferano ha confermato l'esistenza di una superficie coltivata di circa 35 Ha e una produzione media di circa 200 Kg. Il centro di maggiore produzione di zafferano in Sardegna è San Gavino Monreale (provincia del Medio Campidano).


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