le Attività > anno 2013 > La Via de la Plata, 1-10 Maggio 2013


La Via de la Plata:
dall’Andalusia attraverso l’Estremadura, fino a Santiago de Compostela
La Via de la Plata è una delle più antiche strade romane presenti in terra spagnola. 1000 km che da Siviglia, attraverso l’Andalusia, l’Estremadura, la Castiglia-Leon e Gijón conducono sino a Santiago de Compostela. Chiamata anche Cammino Mozàrabe (era il pellegrinaggio che compivano gli arabi convertiti al cristianesimo), la Via de la Plata dopo i primi 750 km si fonde ad Astorga con il Cammino francese. Natura, silenzio, storia e contatto con la popolazione locale sono tra le attrattive principali di un itinerario poco battuto e molto suggestivo.


1° Giorno, mercoledì 1 maggio Milano Malpensa / Madrid / Siviglia

Partenza da Milano Malpensa, volo Milano / Madrid 12.05 – 14.15 Madrid / Siviglia 15.45 – 16.55.

2° Giorno, giovedì 2 maggio Siviglia

Visita di Siviglia. Le grandi bellezze architettoniche, affiancate da splendide piazze e giardini, rendono irresistibile l’intera cittadina che annovera tra i suoi più interessanti monumenti la Giralda: splendida torre campanaria che affianca la monumentale cattedrale di Siviglia, uno dei simboli di maggiore prestigio in cui poter ammirare il fascino dell’architettura gotico-barocca. Il campanile è alto oltre 50 metri e al momento della sua costruzione era di fatto la più alta torre del mondo; la Cattedrale: detta anche “Catedral de Santa Maria de la Sede”, riveste una notevole importanza ed è di fatto la cattedrale in stile gotico più grande del mondo ed il terzo luogo di culto religioso come imponenza e dimensioni. Tutti i monumenti appena citati hanno la certificazione UNESCO e sono tutelati come patrimonio dell’umanità per la loro valenza artistico-culturale.  L’Alcázar é un palazzo-fortezza la cui costruzione fu voluta da Abd Al Ramán III nel 913. Per la sua bellezza è stato scelto in passato come residenza da molte generazioni di monarchi. É qui che dimora il re Don Juán Carlos quando viene in visita a Siviglia. Importante fu il contributo del re Pietro I “Il Crudele” (1350-1369), il quale ricostruì parte dell’Alcázar e ne fece un palazzo unitario che costituisce l’opera migliore dell’arte mudéjar sivigliana. Le numerose stanze, patii e saloni combinano gli stili più svariati e molte influenze architettoniche che vanno dall’islamico al neoclassico. La bellezza delle sue fontane e dei suoi giardini é un altro degli elementi di grande interesse. Giro in battello sul fiume Guadalquivir.

3° Giorno, venerdì 3 maggio Cordoba (150 km andata e 150 km al ritorno)

Cordoba è stata per lungo tempo la capitale dell'Impero Musulmano in Spagna. I Mori ne fecero il centro culturale del loro dominio ed arrivò ad avere 900.000 abitanti ed essere la città più popolosa d'Europa. Nonostante la distruzione di molte delle testimonianze artistiche del tempo, Cordoba resta la città andalusa in cui è più visibile il passato musulmano. Tra l'8 e l'11 secolo, Cordoba era importante per i musulmani quanto lo è La Mecca oggi. Il pellegrinaggio alla Mezquita era una tappa obbligata per ogni fedele di Maometto. La città di Cordoba era la vera capitale della Spagna, un luogo dove vivevano filosofi, scienziati e studenti che frequentavano la prima Università creata in Europa. Ma Cordoba non era solo un luogo di cultura: era famosa anche per i suoi palazzi dedicati al piacere, con Bagni Arabi e Harem. Oggi Cordoba è una città moderna, con centri congressi, strade larghe e nuove. Ma basta entrare nel centro storico, visitare la Mezquita o girare per le strade acciottolate della Juderia per ritrovare tutta l'atmosfera della Cordoba musulmana e lo spirito più vero dell'Andalusia di un tempo. Torre de la Calahorra, il Ponte romano. Rientro a Siviglia per la serata "Flamenco" e un tour by night.

4° Giorno, sabato 4 maggio Siviglia / Mérida (190 km)

Siviglia, visite: Basilica della Macarena, Casa de Pilatos, Plaza de Toros de la Real Maestranza

Partenza per Mérida. Città storica dichiarata patrimonio dell’Unesco, di fondazione romana, arrivò ad essere sotto l’impero una delle città più grandi e potenti della Spagna. Ancora oggi si possono ammirare bellissimi resti archeologici romani, purtroppo o per fortuna scarsamente valorizzati come il bellissimo teatro e anfiteatro. E nel centro della città,nascosti fra case bianche e basse “di paese”, si trovano il tempio di Diana, perfettamente conservato, i resti del foro, l’arco di Traiano, il ponte sul fiume Guadiana, gli splendidi mosaici di antiche ville romane andate perdute ed anche il lago di Proserpina con resti romani, fra palme e oleandri.

5° Giorno, domenica 5 maggio Mérida / Cáceres (80 km)

Visita al teatro, l'anfiteatro, l'acquedotto e il ponte romano di Mérida. Splendido e monumentale, quello di Mérida è il teatro romano più preservato d’Europa e, dopo il suo recupero, continua ad accogliere rappresentazioni drammatiche e recital. Gente di tutto il mondo si commuove ogni anno assistendo alle opere immortali dei classici restituiti al loro scenario d’origine, gioiello architettonico del I secolo a.C. visitato ogni anno da centinaia di migliaia di turisti e situato in una città iscritta nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Il punto in cui si trova la gradinata semicircolare, che in origine aveva una capienza di 6000 persone, gode di un’acustica sensibile al più lieve sospiro degli oratori. E al centro, un imponente scenario abbellito da colonne di marmo in stile corinzio, considerato uno dei più belli e grandiosi di tutto l’impero romano.

Proseguimento per Cáceres. Classificata dall'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanità, Cáceres è il capoluogo dell'Alta Estremadura. Bastioni del periodo almohade circondano la città, nella quale si trovano palazzi e dimore nobili dei secoli XVI e XVII: la Casa de los Golfines de Abajo, che unisce gli stili gotico, mudejar e plateresco; la Casa y Torre de la Cigüena, con la sua alta torre; la Casa del Sol, ornata dal blasone della famiglia dei Solis, ecc. Da visitare inoltre: il Barrio de San Antonio, l'antico quartiere ebraico dalle stradine fiancheggiate da case bianche.

6° Giorno, lunedì 6 maggio Cáceres / Ávila (310 km)

Visita di della Cattedrale di Cáceres. Edificio gotico di blocchi di pietra con tre navate, che contiene resti romanici di una costruzione precedente. Possiede tre facciate gotiche e quella della parte del Vangelo è la più antica, poiché appartiene alla costruzione romanica precedente. Le volte sono a crociera. La pala d’altare maggiore è in in stile plateresco non policromo. Il coro, con eccellenti stalli, e il pulpito sono in stile gotico. La facciata della sagrestia presenta una struttura plateresca e da accesso al Museo Diocesano. Esistono all’interno del tempio diversi sepolcri gotici. Un Cristo nero crocifisso, che risale all’epoca romanica, è un pezzo di enorme valore.

Terminate le visite, partenza per Ávila. La città è ricchissima di storia e lo si può vedere già entrando dalle mura antichissime. E’ anche la città che ha il numero più elevato di chiese in stile Romano e Gotico in relazione al numero degli abitanti. La città è caratterizzata dalle mura medievali completate in stile romanico, monumento principale della città costruita durante il secolo che va dal IX al XIV. Le mura hanno una lunghezza di 2500 metri, nove porte d’ingresso e 88 torri. La città è monumento storico nazionale e patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1985. Per i cattolici è una città importantissima perché qui visse la famosa Santa Teresa d’Ávila.

7° Giorno, martedì 7 maggio Ávila / Salamanca (100 km)

Visita di Ávila. Visita alla Cattedrale di Santa Teresa. La chiesa intitolata a Santa Teresa d’Ávila viene commissionata dalla Madama Reale Cristina di Francia, e viene iniziata nel 1642. Anche se la paternità del progetto non è accertata con assoluta certezza, si è soliti attribuirlo al padre carmelitano Andrea Costaguta, molto legato alla duchessa Cristina, e impegnato negli stessi anni nell’edificazione della chiesa torinese di San Francesco da Paola. La chiesa, completata nella parte muraria già alla fine del XVII secolo, viene affidata a Filippo Juvarra per la realizzazione di opere di ornamento e completamento architettonico. La facciata, commissionata nel 1764 dal cardinal Roero, viene realizzata su chiara ispirazione dalla chiesa di Santa Cristina: anche in questo caso abbiamo due ordini di colonne separate da un’alta trabeazione, e nel registro superiore si trovano due statue realizzate da Giovanni Baratta nel 1719. L'interno ha un’unica navata, decorata riccamente in marmo e stucco, e otto cappelle laterali. La cupola, non sostenuta da tamburo, è stata decorata nel 1820 da Luigi Vacca con la Gloria di Santa Teresa.

Partenza per Salamanca e visita guidata. Capitale della cultura nel 2002 e dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1985, Salamanca è una storica e suggestiva città appartenente alla Comunità Autonoma della Castilla y León. La città è sede della più antica università spagnola ancora esistente, l’Università di Salamanca, la quale, insieme a quelle di Oxford, Cambridge, Parigi e Bologna è una delle più antiche di tutta Europa. In questa stessa Università, fondata nel 1218 per opera di Alfonso IX, studiarono tra gli altri Cervantes e Hernán Cortés. La facciata più spettacolare è quella dell’Escuelas Mayores, capolavoro completato nel 1533, alle cui spalle sorge l’edificio gotico originario dell’Università. Il periodo di massimo splendore della città, dovuto proprio alla rinomata Università e ai suoi prestigiosi professori, risale al XVI secolo, dopo il quale, però, visse un momento di decadenza. Oltre a questo Salamanca è nota anche per la sua ricchezza artistica: cattedrali, conventi, palazzi, chiostri, chiese, che riuniscono in un solo luogo stili come il romanico, il gotico, il barocco. Situata sulle sponde del fiume Tormes, ha l’aspetto di una città medievale, con strette viuzze e suggestivi angoli. Il Ponte Romano, costruito dai Romani per attraversare il fiume ed accedere alla città, offre una suggestiva vista sul fiume. La monumentale Plaza Mayor è il cuore pulsante della città e sotto il suo porticato ci sono botteghe e caffè. Non distante dalla piazza, lungo Rua Mayor (la via pedonale dove sono situati gran parte dei negozi del centro), si può ammirare la Casa de las Conchas, la cui facciata rinascimentale in pietra è interamente decorata con oltre 400 conchiglie di capesante scolpite, simbolo dei pellegrini diretti a Santiago de Compostela. L’imponente Cattedrale è composta di due edifici adiacenti: la Catedral Nueva, un composito di stili, dal gotico al rinascimentale, e la Catedral Vieja, in stile romanico.

8° Giorno, mercoledì 8 maggio Salamanca / León (250 km)

Partenza per León e visita guidata. La città fu fondata nel primo secolo avanti Cristo e nell’undicesimo secolo divenne famosa come tappa per i pellegrini che si recavano a Santiago de Compostela. Leon è famosa per la sua cattedrale e per molti altri monumenti, tra cui spiccano la “Real Collegiata de San Isidoro” e la "Casa de Botines" del geniale architetto Gaudì. La Collegiata di San Isidoro ospita il mausoleo nel quale i monarca della famiglia León venivano sepolti e possiede una delle collezioni più belle di tutto il mondo di dipinti in stile romanico. Anche la Casa de Botines uno dei primi lavori dell’architetto Gaudi è un monumento di rilevanza nazionale.

9° Giorno, giovedì 9 maggio León / Astorga / Santiago de Compostela (300 km)

Partenza per la visita guidata di Astorga, città famosa per essere il punto di intersezione fra le varie vie che convergono per raggiungere Santiago. Inoltre in questa cittadina è stato costruito, dal famosissimo architetto Gaudì, il Palazzo Episcopale di Astorga, che è la principale attrazione del luogo. La sua bianca mole neomedievale si impone nel centro del piccolo paese di antiche memorie, e si erge, compatta e turrita, accanto alla cattedrale gotica, in una contiguità imitativa che non giova a nessuno dei due monumenti. Lo stesso Gaudì, che si reca ad Astorga solo nel 1890 quando i lavori sono già stati intrapresi secondo i disegni inviati da Barcellona, si rende conto della errata valutazione delle condizioni spaziali e cerca di correggere le proporzioni dell’edificio. Alla morte del vescovo nel 1893, l’architetto abbandona i lavori, che proseguiranno lentamente e con diverse modifiche al progetto originario. Proseguimento nel pomeriggio verso Santiago.

10° Giorno, venedì 10 maggio Santiago de Compostela

Visite guidate a Santiago de Compostela. Nel medioevo esistevano nell'antica Santiago de Compostela sette varchi d'ingresso alla città. Purtroppo, dell'antica conformazione della principale porta d'ingresso in cui passa l'antico percorso del famoso "Cammino", oggi, non rimangono i resti dell'arco e delle mura che la sorreggevano. La più importante porta storica d'ingresso della città venne rasa al suolo nell'estate del 997 quando Almanzor attaccò la città di Santiago di Compostela, fece bruciare la chiesa dedicata a San Giacomo, ma rispettò e non profanò il santo sepolcro che custodivano i resti mortali del santo. La leggenda racconta che i prigionieri cristiani furono costretti a portare sulle proprie spalle le porte e le campane custodite dalla chiesa di San Giacomo in Santiago de Compostela sino alla città spagnola di Cordoba. Le porte vennero utilizzate per abbellire una moschea e le campane vennero utilizzate come bracieri. Dopo 250 anni dalla vicenda, i ruoli s'invertirono, furono i prigionieri musulmani a percorrere, nuovamente, il percorso al contrario per riportare le porte, nuovamente, nella città di Santiago de Compostela per ripagare la città dal torto subito.

10° Giorno, venerdì 10 maggio Santiago de Compostela / Madrid / Milano Malpensa

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